IL VINO SA DI TAPPO. TI SEI MAI CHIESTO PERCHÉ?

IL VINO SA DI TAPPO. TI SEI MAI CHIESTO PERCHÉ?

Ti è mai capitato di aprire una bottiglia di vino e scoprire che sa di tappo?

In genere, questo fenomeno spiacevole colpisce il 3-8% della produzione totale di quel prodotto ed è causato dal diffondersi di un fungo. Si tratta dell’Armillaria Mallea, un parassita che s’insidia nella quercia da sughero, arrivando anche a provocarne il marciume radicale. Pertanto, a fronte della sua azione incisiva e dannosa, è preferibile l’estirpazione della pianta e la disinfezione dell’area.

 

Ma quando il fungo comincia ad infiltrarsi nel prodotto vinicolo?

Già poche ore dopo il suo imbottigliamento. Poi, è chiaro che, essendo amico dell’umidità e degli ambienti freddi, il fungo tenderà ad agire con maggior forza sui vini conservati a lungo nei frigoriferi. Tuttavia, quando questo arriva al tappo della bottiglia, non c’è più niente da fare: il vino non può essere servito, né tantomeno utilizzato in cucina. Difatti, il rischio è che il sentore di muffa, rilasciato dal tricloroanisolo, sostanza presente nell’Armillaria, contagi anche i tuoi piatti.

 

Soluzioni?

Per quanto la maggior parte delle bottiglie di vino in commercio presenti il classico tappo di sughero, ottimo isolante e oggetto-simbolo di questo prodotto, per ovviare il problema parassitario le possibilità sarebbero molteplici.

Infatti, l’innovazione ha raggiunto questo settore, lanciando sul mercato sigilli alternativi. Non solo in sughero monopezzo, agglomerato o “a fungo” (per gli spumanti), la vasta gamma di tappi si concentrerebbe proprio sulla scelta del materiale adatto per conservare efficacemente la qualità del vino. 

Della metà degli anni Novanta è il tappo sintetico, di solito in silicone, il cui costo discreto e la durata di qualche anno ne fanno un buon materiale per imbottigliare vini giovani, magari di pronta consumazione. Inoltre, l’impossibilità di sgretolamento lo avvantaggerebbe di molto rispetto al classico in sughero.

Altra tipologia è quella del tappo in vetro, che, oltre a vincere in semplicità ed eleganza, ha il beneficio di essere totalmente ermetico, così da mantenere la qualità del vino.

Sulla scala dell’immunità all’azione del tempo è presente anche il tappo in metallo a vite, che bilancia il buon prezzo con la facilità di aprire e richiudere la bottiglia.

Tuttavia, come è stato anticipato sopra, ogni vino ha bisogno del suo tappo, perciò si presuppone che una scelta coerente tenga conto della tipologia di prodotto da imbottigliare.

E tu che tappo usi per proteggere il tuo vino? Scrivilo qui sotto.

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